venerdì 28 ottobre 2011



 Stati d’animo di Boccioni (1911) presenta tracce di espressionismo(prima versione) e cubismo(seconda versione dopo il viaggio a Parigi).
Ogni versione dell’opera è costituita da tre sequenze.
Il distacco, d'un verde marcio, caratterizzato da linee verticali, spossatamente ondulate, “attaccate a forme di corpi vuoti possono facilmente esprimere il languore e lo scoraggiamento. Linee confuse, sussultanti, rette o curve che si fondono con gesti abbozzati di richiamo e di fretta, esprimeranno un agitazione caotica di sentimenti. Linee orizzontali, fuggenti, rapide e convulse, che tagliano bruscamente visi dai profili vaghi e lembi di campagne balzanti, danno l’emozione plastica che suscita in noi colui che parte”.
Gli addii presentano mescolate insieme caratteristiche del primo e dell’ultimo quadro.
Lunghe pennellate diagonali in Quelli che vanno di un blu oltremare ad espressione di malinconia, lasciano intravedere figure nell'atto di unirsi in un abbraccio, è un inizio: la preparazione alla dinamicità della partenza carica di emozioni.
Nella seconda versione de Gli adii , ormai la tecnica è lontana da qualsiasi naturalismo: il movimento dell'abbraccio è semplicemene ripetuto nello spazio.
il numero di serie torreggiante in arancio, accenni di caldaia, respingenti. dettagli fotografici e fumosi come possono accadere solo in un disegno onirico.

1 commento:

  1. Ciao, se ti interessi di Arte in generale, forse ti può interessare il nostro blog di pittura, arte, musica e fumetto. Anche noi siamo di Ravenna. Grazie, bye!

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